Il ruolo dei due emisferi cerebrali

28/07/2015
Il ruolo dei due emisferi cerebrali

Il diverso modo di processare la realtà da parte dei due emisferi cerebrali è stato descritto in dettaglio da una famosa neuroscienziata, Jill Bolte Taylor, che ha sperimentato la sconcertante esperienza di vivere un ictus in prima persona.

Nella sua conferenza TED, apprezzata online da milioni di persone, descrive come i due emisferi siano completamente separati e comunichino tra loro “solo” attraverso i 300 milioni di fibre assonali del corpo calloso. Per Jill “l’emisfero destro è concentrato sul presente, sul ‘qui e ora’. Pensa in immagini e impara attraverso i movimenti del corpo. Le informazioni arrivano in quest’area sotto forma di energia e fluiscono simultaneamente attraverso il sistema sensoriale per poi esplodere in un enorme collage che è la rappresentazione del momento presente: gli odori e i sapori, le sensazioni e i suoni. Tramite la consapevolezza dell’emisfero destro, si percepisce un’energia connessa all'energia che ci circonda”.

Durante l’ictus che ha invalidato temporaneamente l’uso di una parte del sistema nervoso centrale della scienziata, l’emisfero sinistro è apparso invece completamente diverso: “Funziona in modo lineare e metodico", racconta Bolte Taylor nel video. "La parte sinistra gestisce il passato e il futuro. Il suo compito è raccogliere dettagli nell'enorme collage del presente e, quindi, catalogarli e organizzarli. L'emisfero sinistro pensa in una lingua. È quel costante chiacchiericcio che collega noi e il nostro mondo interno con quello esterno. È la vocina che dice "Non dimenticare di comprare le banane tornando a casa". Ma è anche quella che dice: "Io sono" e in qualche modo separa l’individuo dal resto del mondo che lo circonda”.

Jill Bolte Taylor ha vissuto e analizzato in condizioni molto particolari l’esperienza di una mente sospesa tra due piani di realtà agli antipodi. “Non potendo identificare la posizione del mio corpo nello spazio, mi sentivo enorme ed espansa come il genio appena uscito dalla lampada", prosegue la ricercatrice. "Il mio spirito volava libero, come un'enorme balena che scivola sul mare della muta euforia. Ero felice di essere ancora viva e pensavo di avere trovato il Nirvana. E se sentivo questo, credo che chiunque sia vivo possa trovare il Nirvana".

Jill non ha dubbi sulle nostre capacità cerebrali: siamo la forza vitale dell'universo, dotati di destrezza manuale e due menti cognitive. Secondo lei abbiamo il potere di scegliere, attimo per attimo, chi e come vogliamo vivere al mondo.

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